Io non cedo in amar, donna gentile,
a chi mostra di fuor l'interno affetto,
perché 'l mio si nasconda in mezzo 'l petto
né co' fior s'apra del mio novo aprile.
Co' vaghi sguardi e col sembiante umile,
co' detti sparsi in variando aspetto,
altri si veggia al vostro amor soggetto
e co' sospiri e con leggiadro stile;
e quando gela il cielo e quando infiamma
e quando parte il sole e quando riede
vi segua, come il can selvaggia damma;
ch'io se nel cor vi cerco, altri no 'l vede;
e sol mi vanto di nascosa fiamma
e sol mi glorio di secreta fede.
Un hermoso soneto de Torcuato Tasso, injustamente ubicado entre sus Opere minori, en la edición que tengo de Hoepli
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